Dalle scelte di oggi, il volto del domani: ALDA+ partecipa ad IT.A.CÀ, il Festival del turismo responsabile

Da giugno a novembre 2025, avrà luogo la diciassettesima edizione di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile, l’evento itinerante che coinvolgerà 11 regioni italiane per 20 tappe. Una di queste tappe sarà coordinata da ALDA+.

Lo scopo del festival

Da 17 anni, IT.A.CÀ invita la cittadinanza e le istituzioni a partecipare a diverse attività in tutta Italia volte a promuovere un’etica del turismo sostenibile e a riflettere sul concetto di viaggio e di ospitalità. Attraverso questo percorso a tappe da nord a sud, lo scopo del festival è sensibilizzare sull’importanza del rispetto del territorio e della diversità.

IT.A.CÀ 2025: L’edizione che guarda al futuro

L’edizione del 2025, il cui tema è “Custodire il Futuro – Dalle scelte di oggi, il volto del domani”, invita i partecipanti – con un occhio di riguardo ai giovani – a riflettere su come il presente plasma il futuro. In altre parole, in un mondo sempre più interconnesso, fare scelte responsabili oggi significa garantire un domani vivibile, dando vita a un turismo che non consuma, ma rigenera

Queste tematiche sono molto legate al concetto di overtourism, fenomeno complesso che va affrontato per garantire un equilibrio tra l’accesso a tutte le destinazioni del mondo e il rispetto del territorio e della comunità locale. 

Il futuro non è scritto, ma si costruisce attraverso le nostre azioni quotidiane (Rebecca Solnit, attivista e blogger)

Il ruolo di ALDA+

Nella cornice delle azioni del progetto EXCOVER, ALDA+ si occuperà dell’organizzazione e comunicazione della tappa a Lipari (Isole Eolie), dall’11 al 12 ottobre 2025

Il tema delle attività in Sicilia sarà “Custodire il futuro nelle proprie mani”. Partendo dal concetto delle mani come simbolo dell’ intreccio tra generazioni, tradizioni e nuovi orizzonti, si esplorerà il valore della conoscenza che si trasforma e si rinnova, dalla pesca all’artigianato, dall’agricoltura alla tecnologia, dall’arte alla sostenibilità.

Visita la pagina dedicata alla tappa coordinata da ALDA+ per saperne di più!

Open Data al servizio del territorio: partecipa all’evento di EnCLOD!

📍 10 giugno 2025 | Villa Fabris, Thiene (VI) 

Come possono gli open data diventare uno strumento concreto per rendere le politiche pubbliche più efficaci e i territori più sostenibili? 

A questa domanda cercherà di rispondere l’evento “Open Data al servizio del territorio: per una governance locale efficace”, che si terrà il 10 giugno 2025 a Villa Fabris, Thiene (VI). 

Organizzata dalla Provincia di Vicenza, in collaborazione con IUAV e ALDA+, l’iniziativa rientra nel progetto europeo EnCLOD – Enhancing Governance Capacities of Local Authorities using Open Data, finanziato dal programma Interreg Central Europe. 

L’obiettivo? Rafforzare le competenze degli attori locali, stimolare la cultura del dato aperto e promuovere un approccio partecipativo alla governance del territorio. 

📌 Un programma ricco di contenuti La sessione del mattino si aprirà con i saluti istituzionali da parte di Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto, Andrea Nardin, Presidente della Provincia di Vicenza, e Filippo Negro, Vicepresidente della Provincia di Vicenza (TBC). Seguirà la presentazione del progetto EnCLOD, a cura di Manuela Massi e Francesca Borga, Project Managers di European Project Consulting, e un intervento di Vincenzo Patruno (ISTAT), esperto di open data, su come i dati aperti possano rappresentare uno strumento concreto per un’amministrazione più trasparente ed efficace. 

La seconda parte della mattinata, moderata da Nadia Di Iulio (ALDA+), si concentrerà sul ruolo degli open data per lo sviluppo territoriale e la competitività. Interverranno Idelfo Borgo (Regione del Veneto) con una panoramica sullo stato dell’arte degli open data nella regione, Nicola Piva (Comune di Bologna) con un esempio di buona pratica locale, e Giorgia Zunino (Fondazione Hedu-x ETS), che rifletterà su come governare con i dati. Chiuderà la sessione mattutina l’intervento di Francesco Bruzzone (Università Iuav di Venezia), che illustrerà gli interventi pilota del progetto EnCLOD, pensati per promuovere una mobilità più accessibile e sostenibile nel territorio vicentino. 

🎓 Formazione su invito nel pomeriggio Nel pomeriggio, dalle 14:00 alle 16:00, si terrà un modulo formativo su invito, condotto da Francesco Bruzzone, dedicato all’utilizzo degli open data in relazione a clima, mobilità e trasformazioni territoriali: come cercarli, interpretarli e integrarli nella pianificazione urbana.

 📣 L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti! 


Partecipa anche tu a questo momento di confronto e scopri come i dati aperti possono trasformare le nostre comunità. 


Per info e iscrizioni clicca qui: https://forms.gle/ZwQKAYF9Kziv3VSj9

📃Consulta l’agenda della giornata cliccando qui

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Villa Fabris Bene Comune: un anno di innovazione, cultura e collaborazione

A marzo 2024, Villa Fabris ha aperto le sue porte, trasformandosi in un centro pulsante di formazione, innovazione e collaborazione. Situata nel cuore di Thiene (Vicenza), questa dimora storica è diventata il simbolo di un progetto ambizioso: Villa Fabris Bene Comune. Grazie alla collaborazione con Engim Veneto, capofila dell’iniziativa, e Samarcanda Cooperativa Sociale Onlus, abbiamo avviato un percorso di riqualificazione ispirato ai valori di bellezza, equità, partecipazione e cura.

Ma Villa Fabris non è solo un luogo di eventi: è anche la nostra casa operativa. ALDA ha un ufficio in sede, dove lavoriamo tutto l’anno per dare vita a nuovi progetti, accogliere partner e confrontarci con la comunità. Chiunque voglia venirci a trovare è il benvenuto!

In questo primo anno, Villa Fabris ha ospitato eventi, incontri e momenti di crescita collettiva che hanno dato vita a un’esperienza straordinaria. Ripercorriamo insieme alcune delle tappe più significative di questo primo anno di attività!


ALDA International School 2024

Tra le iniziative di maggior rilievo, la prima edizione della ALDA International School, svoltasi dal 28 al 30 agosto 2024, ha rappresentato un’opportunità unica di apprendimento e confronto. L’iniziativa ha visto la partecipazione di 30 persone provenienti da 12 Paesi europei, creando uno spazio dinamico di scambio di idee e competenze.

Durante i tre giorni di formazione, abbiamo avuto l’onore di ospitare relatori di spicco, tra cui Patrick Molinoz, presidente della commissione CIVEX del Comitato Europeo delle Regioni, Gianantonio Michelusi, sindaco di Thiene, e Helfried Carl, fondatore dell’iniziativa Capitale Europea della Democrazia, oltre a numerosi altri esperti e rappresentanti istituzionali.

Uno dei momenti più significativi è stato l’approfondimento sulla situazione in Ucraina, con un focus sulle azioni concrete che i soci di ALDA e le Agenzie della Democrazia Locale stanno portando avanti per sostenere le comunità locali.E le buone notizie non finiscono qui: la prossima edizione dell’ALDA International School si terrà dal 3 al 5 settembre 2025, con iscrizioni aperte da aprile. Non perdete l’occasione di farne parte!


Lo Staff Meeting 2025 di ALDA

Un altro evento chiave è stato lo Staff Meeting 2025 di ALDA, che ha riunito oltre 70 colleghi da tutta Europa e da Paesi come Senegal, Georgia, Moldavia, Turchia ed oltre.

Questo incontro annuale ha rappresentato un’opportunità fondamentale per consolidare la strategia dell’associazione e pianificare i passi futuri. Ma non solo: in occasione dello Staff Meeting si sono svolti anche il Project Management ed il Project Design Retreat, dei laboratori intensivi dedicati a ottimizzare il flusso di lavoro e potenziare le competenze dei team di implementazione e sviluppo progetti.


Il Coordination Board

Villa Fabris è stata anche la cornice del Coordination Board, un momento di confronto tra i capi di dipartimento, le Unità regionali e la Segretaria Generale di ALDA. L’obiettivo? Analizzare l’andamento dell’Associazione e delineare le strategie per rafforzarne la missione e amplificarne l’impatto. Il sindaco di Thiene, Gianantonio Michelusi, ha preso parte all’incontro, portando il suo contributo istituzionale e sottolineando l’importanza del ruolo di ALDA nel territorio.


Un futuro di formazione e crescita a Villa Fabris

Il 2025 sarà un anno ricco di attività a Villa Fabris, con nuove iniziative che continueranno a rendere questo spazio un punto di riferimento per la formazione e l’innovazione progettuale.

Tra gli appuntamenti già confermati, si terranno corsi di formazione in ambito progettuale, guidati da ALDA+, per offrire ai partecipanti una conoscenza approfondita del Project Cycle Management.

Si partirà dall’ideazione del progetto, esplorando la ricerca delle call e la costruzione di partenariati strategici. Si passerà poi alla fase di implementazione, approfondendo la gestione operativa e il monitoraggio. Infine, il percorso si concluderà con un focus su comunicazione e reporting, due pilastri essenziali per garantire trasparenza e sostenibilità.

Ma i corsi non saranno l’unica attività in programma: Villa Fabris ospiterà anche workshop, incontri tematici e momenti di scambio tra esperti e professionisti. L’obiettivo è quello di continuare a far crescere una comunità attiva e coinvolta, dove le idee si trasformano in opportunità concrete.

E questo è solo l’inizio!

Mappatura dei progressi e delle sfide dell’Open Data nei territori pilota di EnCLOD

I dati sono essenziali per il processo decisionale e l’innovazione nel mondo di oggi. Le città dell’Europa centrale stanno adottando l’Open Data (OD) e le reti Internet of Things (IoT) per migliorare la governance e costruire città più intelligenti. Il progetto EnCLOD – Enhancing governance Capacities of Local authorities using Open Data, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg Central Europe, si concentra sul miglioramento della governance locale attraverso l’utilizzo di Open Data, sensori IoT e il paradigma del Digital Twin, fornendo informazioni territoriali in tempo reale su larga scala.

Il progetto coinvolge cinque territori distinti—la Provincia di Vicenza (Italia) e le città di Debrecen (Ungheria), Olomouc (Repubblica Ceca), Nova Gorica (Slovenia) e Žilina (Slovacchia)—ognuno a un diverso stadio nel percorso verso l’Open Data. Alcuni hanno già compiuto progressi significativi, mentre altri stanno appena iniziando a esplorarne le potenzialità. Per valutare la situazione attuale, il consorzio del progetto ha sviluppato un Rapporto che analizza l’implementazione dell’Open Data in questi cinque territori pilota, mettendone in evidenza i successi, le sfide e le prospettive future.

Questo Rapporto rappresenta il primo passo per migliorare la governance attraverso la promozione dell’Open Data e delle reti di sensori IoTEnCLOD rafforza la governance multilivello, coinvolge attivamente la società civile e consolida la collaborazione tra settore pubblico e privato—stimolando l’innovazione e favorendo la crescita economica.


La provincia di Vicenza (Italia)

Immersa nella regione Veneto, la Provincia di Vicenza dispone di un solido quadro normativo a sostegno dell’Open Data, ma la sua applicazione rimane disomogenea. Il territorio vanta una lunga tradizione di progetti europei che hanno promosso iniziative Open Data, in particolare nei settori della mobilità, dell’ambiente e del turismo. Tuttavia, il panorama dei dati risulta ancora frammentato, caratterizzato da un mix di dataset statici, applicazioni IoT sporadiche e strumenti sottoutilizzati. Il portale Open Data Veneto offre una vasta gamma di informazioni, ma fatica a raggiungere cittadini e imprese che potrebbero trarne maggiore beneficio. La Provincia di Vicenza ha posto le basi per la trasformazione digitale e ora si sta muovendo verso un utilizzo concreto dei dati aperti attraverso servizi digitali innovativi. Nell’ambito del progetto EnCLOD, la provincia si concentrerà sul miglioramento della manutenzione stradale e della sicurezza, implementando un servizio digitale di previsione del gelo, un passo avanti per rendere le infrastrutture più resilienti ed efficienti.

Debrecen (Ungheria)

L’Ungheria ha adottato le normative europee sull’Open Data, ma Debrecen deve ancora integrarle pienamente.Nonostante la presenza di una grande università e di un tessuto industriale solido, la città non ospita ancora progetti significativi in questo ambito. A differenza di altre città europee, Debrecen non dispone di una piattaforma Open Data dedicata, non organizza hackathon regolari e registra una scarsa partecipazione pubblica. Finora, l’unico passo verso l’Open Data è stato attraverso il Climathon, un evento globale incentrato sulle sfide climatiche. Tuttavia, questo rappresenta anche un’opportunità: Debrecen può costruire da zero una strategia Open Data solida ed efficace. Con la giusta formazione e il supporto adeguato, la città potrebbe non solo colmare il divario, ma emergere come un punto di riferimento. Nell’ambito del progetto EnCLOD, Debrecen utilizzerà l’Open Data per ottimizzare la pianificazione del trasporto pubblico, rispondendo alla rapida crescita industriale e all’aumento previsto della popolazione, che potrebbe raggiungere 50.000 nuovi residenti. L’obiettivo è garantire servizi di mobilità efficienti e sostenibili, adattando il sistema di trasporto alle esigenze di una città in espansione.

Olomouc (Repubblica Ceca)

Se c’è una città che guida l’innovazione nell’Open Data, è Olomouc. Grazie al sostegno del governo, a una strategia regionale dedicata e a un portale Open Data, Olomouc si è affermata come un modello nel progetto EnCLOD. La Digital and Information Agency garantisce un approccio strutturato, mentre la Palacký University favorisce l’adozione dell’Open Data attraverso ricerca, hackathon e centri di innovazione. La città ha fatto dell’urban planning, della mobilità intelligente e della sostenibilità i pilastri del proprio sviluppo, dimostrando come l’Open Data, se gestito correttamente, possa trasformare le politiche urbane. Tuttavia, anche Olomouc deve affrontare una sfida cruciale: coinvolgere attivamente cittadini e imprese nel processo di innovazione. Nell’ambito del progetto EnCLOD, è stata sviluppata una strategia per la gestione aperta dei dati IoT su clima e traffico, mentre la città sta avanzando verso la realizzazione di un digital twin. Nei prossimi due anni, oltre 500 sensoricopriranno l’intera area urbana, permettendo di colmare il divario esistente e consolidare Olomouc come modello di riferimento per le città europee.

Nova Gorica (Slovenia)

La strategia nazionale slovena per l’Open Data è solida sulla carta, ma Nova Gorica sta ancora cercando la sua identità. Sebbene il governo fornisca linee guida chiare e un quadro normativo strutturato, l’implementazione a livello locale procede più lentamente. Le iniziative Open Data della città sono frammentate e si basano principalmente su piattaforme nazionali, come data.gov.si, senza ancora stimolare un vero ecosistema di innovazione locale. L’uso dei dati IoT è quasi inesistente, salvo alcuni progetti di nicchia, come il monitoraggio della velocità stradale. Tuttavia, l’impegno di Nova Gorica per la mobilità sostenibile e la transizione verde, in particolare attraverso il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, legato alla designazione di Capitale Europea della Cultura 2025, rappresenta una solida base per il futuro. Con una maggiore spinta verso dati Open Data più dinamici e in tempo reale, Nova Gorica ha il potenziale per passare da silenzioso innovatore a protagonista attivo nel movimento Open Data.

Žilina (Slovacchia)

La Slovacchia dispone di una politica nazionale ben definita sull’Open Data, ma Žilina sta ancora affrontando le sfide dell’implementazione. Sebbene alcuni dati su trasporti e ambiente siano accessibili attraverso il portale Smart Žilina, gran parte delle informazioni rimane bloccata dietro barriere burocratiche. La città ospita diversi hackathon, ma i dati prodotti raramente trovano applicazione nella vita quotidiana. L’approccio di Žilina all’Open Data è ancora più reattivo che proattivo, ma iniziative come la collaborazione con l’Università di Žilina (UNIZA) e il progetto Urban Lab (clevernet.sk) stanno aprendo la strada all’utilizzo di dati IoT aperti. Attraverso il progetto EnCLOD, Žilina sta sviluppando il suo primo servizio digitale a supporto della sicurezza stradale, fornendo strumenti innovativi ai traffic safety preventists. Grazie alle sue connessioni con università tecniche e progetti europei, la città ha il potenziale per superare le proprie barriere e costruire un vero ecosistema basato sui dati aperti.


Nonostante le differenze tra questi cinque territori, emergono sfide comuni:

🔹 Governance frammentata – Sebbene alcune città dispongano di solide politiche nazionali, il coordinamento a livello locale resta debole. Una governance più strutturata a livello regionale e municipale potrebbe massimizzare i benefici dell’Open Data.

🔹 Dati in tempo reale limitati – La maggior parte dei dati disponibili è statica, aggiornata di rado e priva di integrazione con l’IoT. La piattaforma Sentilo di Barcellona, con la sua rete di oltre 15.000 sensori, dimostra le potenzialità di un approccio più dinamico.

🔹 Scarso coinvolgimento pubblico – Anche dove l’Open Data è accessibile, cittadini e imprese spesso non sanno come sfruttarlo. È necessario un cambio di paradigma: dalla pubblicazione governativa dei dati a ecosistemi Open Data guidati dalla comunità.

Guardando avanti: Costruendo il futuro Open Data

Il progetto EnCLOD non si limita a mappare il presente, ma modella il futuro. Sulla base dell’analisi condotta, ecco cosa i partner del progetto si preparano a implementare nel prossimo futuro:

🔹 Sviluppo di Piani d’Azione – Ogni territorio ha delineato una strategia Open Data completa, assicurandone l’integrazione con il Green Deal e i modelli di smart city.

🔹 Promozione della collaborazione transfrontaliera – I territori condivideranno strumenti, applicazioni e buone pratiche, creando un ecosistema di scambio di conoscenze.

🔹 Potenziare l’integrazione dei dati IoT – Il progetto esplora nuove modalità per ampliare la raccolta di Open Data in tempo reale attraverso reti di sensori e tecnologie smart.

🔹 Rafforzare le comunità locali – Workshop, hackathon e attività formative avranno un ruolo chiave nel colmare il divario di conoscenze tra governi, imprese e cittadini.

Conclusione: un domani guidato dai dati

Il percorso verso la maturità dell’Open Data non è lineare—è fatto di sfide e opportunità, ma tutte le città stanno avanzando. Ognuna sta esplorando nuove modalità di utilizzo dei dati aperti, valorizzando i propri punti di forza e trovando l’approccio più efficace per rendere le informazioni più accessibili e utili.

Attraverso EnCLOD, questi territori pilota non si stanno limitando ad adottare l’Open Data, ma stanno definendo il modo in cui potrà supportare la governance, stimolare l’innovazione e migliorare la vita quotidiana in tutta l’Europa centrale.

Scopri l’analisi completa sull’Open Data in questi cinque territori pilota leggendo il Report “EnCLOD territories Open Data maturity level and gaps analysis” (D.1.2.1).

Rafforzare l’Economia Sociale e Solidale: il successo del peer review di 3P4SSE a Trento!

Il progetto 3P4SSE – Public-private-partnership for Social and Solidarity Economy, continua a compiere progressi significativi nel rafforzare l’economia sociale e solidale (SSE) in Europa Centrale. Il recente Peer Review a Trento, ospitato dalla Provincia Autonoma di Trento (PAT) e dalla Federazione Trentina della Cooperazione (FTC), ha rappresentato un’importante occasione di scambio di esperienze e valutazione collaborativa del Piano d’Azione Locale (PAL) nella regione italiana del Trentino.

Un impegno collaborativo per un’economia sociale più forte

Con 24 partecipanti, il Peer Review ha riunito i principali partner del progetto, tra cui PRIZMA, DOPS, PBN e ALDA+, insieme a diversi stakeholder come il Comune di Poljcane, Consolida, Trentino Social Tank ed Euricse. Il loro contributo e la loro esperienza sono stati fondamentali per analizzare il PAL e individuare possibili aree di miglioramento.

L’evento di due giorni si è concentrato su tre principali ambiti di intervento del PAL:

  • Mappatura dello stato attuale dei Distretti dell’Economia Solidale (DES) per valutarne punti di forza, sfide e opportunità.
  • Creazione di un Forum SSE per rafforzare la collaborazione e la governance all’interno dell’ecosistema SSE trentino.
  • Aumento della consapevolezza tra stakeholder e comunità sul ruolo e i benefici dei DES.

Il primo giorno ha previsto visite a realtà significative dell’economia sociale e solidale:

  • Le Formichine, una cooperativa che promuove l’inserimento lavorativo di donne in condizioni di vulnerabilità sociale. Fondata nel 2009, questa iniziativa dimostra come la SSE possa favorire l’inclusione e la creazione di opportunità economiche grazie alla collaborazione tra Famiglia Materna, Cooperativa Sociale Punto d’Approdo e autorità pubbliche locali.
  • Orto in Bosco, un progetto agricolo e agroalimentare orientato alla produzione biologica, all’inclusione sociale dei NEET e all’innovazione alimentare sostenibile. Questo modello evidenzia come la SSE possa favorire la sostenibilità ambientale e creare occupazione per gruppi vulnerabili.
  • La giornata si è conclusa presso la Campana dei Caduti, luogo simbolico dedicato alla pace e alla coesione sociale, dove si è discusso della governance dell’economia solidale e delle strategie di sostenibilità.

Il secondo giorno ha visto sessioni interattive di confronto e scambio di conoscenze, portando all’elaborazione di raccomandazioni chiave per il rafforzamento del LAP:

  • Migliorare la comunicazione tra gli attori DES per una collaborazione più efficace.
  • Chiarire i ruoli e le responsabilità all’interno dell’ecosistema SSE per una migliore coordinazione.
  • Sviluppare un piano di sostenibilità per garantire la durabilità a lungo termine dei DES.
  • Sfruttare il processo di mappatura per guidare azioni future e raccomandazioni politiche.

La mappatura condotta dalla FTC con il supporto di Euricse sta già fornendo risultati significativi, con 13 interviste a stakeholder realizzate nelle aree di Vallagarina, Fiemme e Valsugana. Questi dati contribuiranno direttamente alla prossima fase di implementazione del PAL, supportando strategie mirate per rafforzare la governance e l’impatto dei DES.

Un modello replicabile per altre regioni

Oltre al contesto trentino, il Peer Review ha evidenziato il potenziale di trasferibilità del modello PAL:

  • La metodologia di mappatura può essere adattata ad altri contesti regionali per valutare e migliorare le strutture dei DES.
  • Il Toolkit in fase di sviluppo offrirà una guida pratica per la creazione e la gestione dei DES in diversi territori.
  • Il modello del Forum DES potrebbe essere replicato a livello regionale e transnazionale per favorire lo scambio di buone pratiche e l’allineamento delle politiche.

Guardando al futuro: rafforzare l’ecosistema SSE

Il Peer Review di 3P4SSE a Trento (Italia) ha rappresentato un passo cruciale per l’avanzamento dell’agenda SSE in Europa Centrale. Favorendo la collaborazione transnazionale, promuovendo modelli di governance innovativi e supportando riforme politiche, il progetto sta tracciando la strada per un’economia sociale più resiliente, inclusiva e sostenibile.

Resta aggiornato per le prossime novità sul rafforzamento della rete SSE in Europa!

Progetto EnCLOD: utilizzo di Open Data (OD) ed Internet of Things (IoT) per una governance territoriale intelligente

Il progetto EnCLOD compie un passo importante con la pubblicazione del suo primo deliverable, il Report sull’uso di Open Data e di Internet of Things: buone pratiche per la governance territoriale a livello città-regione.

Questo rapporto offre un’analisi approfondita di 61 buone pratiche e casi studio, affrontando temi fondamentali come la mobilità urbana e periurbana, la gestione stradale e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Al centro del progetto EnCLOD, finanziato dal programma Interreg Central Europe dell’Unione Europea, c’è l’obiettivo di migliorare la capacità di governance delle autorità locali in tutta l’Europa Centrale. Attraverso l’utilizzo dei Dati Aperti (Open Data), delle reti di sensori IoT e del paradigma del Digital Twin, EnCLOD mira a fornire informazioni territoriali in tempo reale e su vasta scala.

Punti salienti del Report:

Il documento evidenzia l’approccio collaborativo della partnership EnCLOD:

  • Raccolta dati estensiva: Un’indagine dettagliata ha permesso ai partner di identificare e analizzare buone pratiche, metodologie e applicazioni innovative delle tecnologie OD e IoT.
  • Aree di interesse: Il report pone l’accento su mobilità urbana, resilienza ai cambiamenti climatici e governance partecipativa come temi cruciali per la gestione territoriale.
  • Casi studio: Esempi ispiratori come la rete IoT di Barcellona (Spagna), gli strumenti di analisi del traffico di Zurigo (Svizzera) e la mappa delle performance idriche di New York (Stati Uniti) mostrano come le soluzioni basate sui dati possano trasformare gli ambienti urbani.

Risultati e prossimi passi:

Le conoscenze acquisite da questi casi studio ispireranno lo sviluppo dei Piani d’Azione Locali, garantendo che le strategie di governance siano non solo basate sui dati e scalabili, ma anche adatte ai contesti regionali. Inoltre, le buone pratiche delineate nel rapporto saranno fondamentali per il percorso formativo previsto nel WP3 (Work Package tre), dotando gli stakeholder di strumenti pratici e conoscenze utili.

EnCLOD dà priorità alla sostenibilità, al coinvolgimento attivo degli stakeholder e all’uso strategico dei dati in tempo reale per affrontare con precisione e impatto le sfide urbane.

Con il proseguire del progetto, questi risultati serviranno da base per creare strategie di governance inclusive, rafforzando ulteriormente il ruolo dell’innovazione digitale nello sviluppo urbano sostenibile.


Leggi il Report cliccando qui!


GreenScape CE è entusiasta di presentare la Guida Interattiva Fai-da-Te per i cittadini su come implementare e finanziare soluzioni basate sulla natura e infrastrutture verdi!

Questa guida coinvolgente è pensata per dare potere alle persone e alle comunità di tutta l’Europa Centrale, aiutandole a trasformare spazi, balconi, giardini o quartieri in vere e proprie oasi verdi. Che tu voglia affrontare le sfide climatiche, migliorare la qualità dell’aria o semplicemente godere dei benefici terapeutici del verde, questa guida è il tuo compagno ideale. Scopri tutto ciò che offre!

Perché questa guida?

Le città europee affrontano una sfida comune: molti cittadini non sono consapevoli dei grandi vantaggi offerti dalle infrastrutture verdi. Questa guida colma questa lacuna. Come?

  • Ispirando le persone a collaborare con i comuni per spazi pubblici più verdi.
  • Educando i cittadini sui servizi gratuiti che le piante offrono, come il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione dello stress.
  • Proponendo soluzioni semplici e pratiche, adattabili a giardini, balconi o anche cortili urbani.

Cosa contiene?

La guida è ricca di consigli pratici e risorse per aiutarti a iniziare il tuo viaggio green. Ecco un’anteprima:

I vantaggi degli spazi verdi

Scopri come le piante contribuiscono a:

  • Regolare il microclima
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  • Produrre alimenti
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Processi passo dopo passo e checklist pratiche

Organizzati con checklist per giardini su balcone, parchi comunitari o spazi verdi privati. Che tu voglia piantare erbe aromatiche o creare giardini pluviali, questa guida ti supporta in ogni fase!

Video interattivi

Esplora soluzioni fai-da-te come:

  • Elementi essenziali per il giardinaggio su balcone
  • Sistemi di raccolta dell’acqua piovana
  • Consigli per aumentare la biodiversità
  • Coltivazione di erbe medicinali

Raccomandazioni per comunità più verdi

Scopri come rendere gli spazi pubblici più verdi collaborando con i dipartimenti comunali, utilizzando pavimentazioni permeabili e mantenendo i giardini pluviali.

Agisci oggi stesso!

Dal compostaggio alla raccolta dell’acqua piovana, fino alla creazione di un giardino comunitario, questa guida ti ispira e ti fornisce gli strumenti per trasformare le idee in azione. Per ogni soluzione green, troverai una risorsa o un video cliccabile per guidarti passo dopo passo.


Creiamo insieme spazi resilienti e ricchi di biodiversità. Scarica la guida e unisciti al movimento per un futuro più verde!


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Siamo entusiasti di condividere questa risorsa con te e non vediamo l’ora di vedere come i cittadini di tutta Europa daranno vita alle infrastrutture verdi.

AV Readiness Assessment Tool: uno strumento per misurare la preparazione delle città all’integrazione dei veicoli autonomi

Il progetto GINEVRA, in collaborazione con il partner EMFIE, presenta con orgoglio l’AV Readiness Assessment Tool, una soluzione innovativa progettata per aiutare le città a valutare la loro preparazione all’integrazione dei veicoli autonomi (AV) e compiere passi fondamentali verso una mobilità urbana pronta per il futuro. Questo strumento costituisce una base solida e completa per le città che desiderano adottare non solo i veicoli autonomi, ma anche altre tecnologie innovative e trasformative.

Cos’è l’AV Readiness Assessment Tool?

L’AV Readiness Assessment Tool è un calcolatore online rivoluzionario, ideato per le città piccole e medie dell’Europa centrale. Basato su un modello statistico multivariato, lo strumento valuta la prontezza di una città a integrare i veicoli autonomi e fornisce indicazioni pratiche per guidare i comuni nel loro percorso verso l’implementazione degli AV. Sebbene il focus principale sia sulla prontezza ai veicoli autonomi, la flessibilità dello strumento ne garantisce la rilevanza anche per altre innovazioni trasformative.

Come funziona?

Lo strumento utilizza un indice composito per facilitare il benchmarking e il confronto tra città. I comuni inseriscono specifici dati attraverso un’interfaccia semplice, coinvolgendo stakeholder e cittadini in processi collaborativi. Successivamente, lo strumento genera un punteggio di prontezza agli AV, evidenziando punti di forza, aree problematiche (come potenziali pregiudizi, discriminazioni o resistenze) e valutando le misure proposte per l’implementazione. Sulla base della valutazione, le città vengono classificate in uno dei quattro livelli di prontezza:

  • (1) AV Pioneer (75-100%): Città altamente preparate, con infrastrutture chiave, politiche e iniziative di sensibilizzazione pubblica già operative per una transizione fluida verso gli AV.
  • (2) AV Friendly (50-75%): Città con buoni progressi in infrastrutture e politiche rilevanti, che offrono un ambiente favorevole agli AV, ma necessitano di miglioramenti mirati per raggiungere la piena prontezza.
  • (3) AV Developing (25-50%): Città con risorse di base promettenti, ma che richiedono significativi miglioramenti in settori come infrastrutture stradali, connettività e sensibilizzazione pubblica.
  • (4) Limited AV Readiness (0-25%): Città che necessitano di urgenti miglioramenti in infrastrutture essenziali, politiche e misure di sicurezza per supportare l’integrazione degli AV.

Caratteristiche principali

  • Indice composito: Consente un confronto chiaro tra le città.
  • Approccio collaborativo: Coinvolge stakeholder e cittadini nel processo di valutazione.
  • Piani d’azione personalizzati: Offre raccomandazioni concrete in base ai livelli di prontezza.
  • Approfondimenti per il miglioramento: Identifica aree critiche da sviluppare, come quadri normativi, misure di sicurezza pubblica e sensibilizzazione della popolazione.

Perché questo strumento è importante?

Mentre le città in Europa e oltre si preparano al futuro della mobilità, i veicoli autonomi stanno emergendo come un’innovazione trasformativa. L’AV Readiness Assessment Tool fornisce alle città conoscenze e risorse per affrontare questa transizione in modo responsabile ed efficiente. Identificando lacune e fornendo piani d’azione su misura, lo strumento assicura che i comuni possano:

  • Migliorare i sistemi di mobilità urbana.
  • Promuovere l’innovazione sostenibile.
  • Favorire la collaborazione tra stakeholder locali.

Uno sguardo al futuro

La versione attuale dello strumento rappresenta un passo avanti significativo, ma non è ancora definitiva. I nostri sviluppatori stanno lavorando con impegno per perfezionare ed espandere le sue funzionalità, garantendo il massimo impatto. Condivideremo presto la versione finale, permettendo alle città di trarre pieno beneficio da questo strumento e compiere passi fondamentali verso sistemi di mobilità urbana pronti per il futuro. Restate aggiornati!


Scopri lo Strumento!

Per una panoramica visiva e per esplorare l’AV Readiness Assessment Tool, visita: https://www.emfie.eu/avreadiness


ALDA+ ottiene la certificazione UNI/PdR 125:2022: un passo avanti verso l’uguaglianza di genere nel contesto lavorativo

Siamo lieti di annunciare che ALDA+, braccio operativo di ALDA – Associazione Europea per la Democrazia Locale, ha ottenuto la prestigiosa certificazione UNI/PdR 125:2022, una pietra miliare nel riconoscimento delle misure adottate per garantire l’uguaglianza di genere nel contesto lavorativo.


Questo importante risultato si inserisce nella visione strategica più ampia di ALDA, che attraverso la sua hub “Gender, Inclusion & Human Rights” promuove politiche inclusive e garantisce l’uguaglianza di genere in ogni ambito delle sue attività. Grazie all’adozione della Politica per la Parità di Genere di ALDA, ALDA+ ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022, un riconoscimento che conferma l’implementazione di processi e misure concrete volte a garantire pari opportunità e inclusione di genere all’interno delle organizzazioni. Questo traguardo sottolinea l’impegno di ALDA+ nell’integrare pratiche inclusive e paritarie in ogni sua iniziativa, creando un ambiente di lavoro equo, accogliente e rispettoso delle diversità.


Il riconoscimento copre le seguenti aree chiave, che rappresentano il cuore delle attività di ALDA+:

  • Progettazione e fornitura di servizi per la gestione, il supporto e la rendicontazione di progetti finanziati da fonti locali, nazionali, europee e internazionali.
  • Formazione specializzata sulla governance locale, sulla progettazione e gestione di progetti, sui fondi europei e sul fundraising.
  • Promozione della governance inclusiva e delle competenze professionali nell’ambito dello sviluppo locale e della gestione dei progetti.

Un passo verso un futuro più inclusivo



Questo risultato rafforza la missione di ALDA+ di sostenere comunità e organizzazioni nel loro percorso verso pratiche di governance più inclusive e partecipative. L’inclusione di genere non è solo un valore fondamentale, ma un elemento strategico che guida l’approccio innovativo e multidimensionale dell’organizzazione.

L’ottenimento della certificazione UNI/PdR 125:2022 rappresenta non solo un traguardo significativo, ma anche un impegno concreto a proseguire nella promozione dell’uguaglianza di genere attraverso tutte le attività e nei territori in cui ALDA+ opera.